Claudio Mainardi
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Sulla fotografia

Cos'è per me la Fotografia? Sicuramente non è la macchina fotografica, non sono le ottiche, i filtri, le carte da stampa ecc....Se pensiamo all'esistenza dell'uomo come a un grande “palcoscenico” dove si rappresenta la vita, allora siamo sulla strada giusta. Io che faccio fotografie da più di cinquant’anni e continuo a cercare, e cercare, mi pongo in tutti i miei reportage, come un osservatore nascosto, un testimone silenzioso, che attraverso questo linguaggio universale  cerca di raccontare, come fa lo scrittore, il poeta, il pittore, ecc... Raramente fotografo paesaggi, a me interessano le persone, che sono i veri attori protagonisti, cerco di cogliere quell'attimo magico che fugge davanti ai miei occhi, cerco di cogliere la poesia che sta in ogni cosa e ho scelto il bianco e nero per la sua purezza. La Fotografia in bianco e nero è pura magia ed è misteriosa. La sua potenza sta nell'astrazione della realtà, non c'è colore, non ci sono distrazioni, ma solo neri e grigi che in una rielaborazione magica trascendono il visivo. Ammaliato da questa filosofia di vita e di essere, cerco e ricerco in ogni mio scatto quell'incredibile attimo decisivo, quel momento  irripetibile ed assai fugace, come scrisse Henry Cartier-Bresson, denso di emozioni, che è capace di farti dannare e non appena lo realizzi, è scivolato via dalle dita,  è passato! Frammenti di vita, emozioni, gesti, comportamenti, non c’è davvero limite per  imparare a sentire, a cogliere nella sua fuggevole e davvero potente magia. Questa è per me la Fotografia!

 

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